Antonio Loi nasce a Cagliari nel 1948. Nei primi anni ’70 inizia a definire l’indirizzo della sua personale ricerca fotografica. Dal 1973 al 2007 insegna discipline plastiche al Liceo Artistico di Cagliari. I suoi lavori nascono da esigenze personali più che dalla committenza. È particolarmente attratto dal paesaggio antropizzato, luogo dove nascono i conflitti, le contraddizioni, ed è proprio a cominciare dalla sua città che, ormai da decenni, porta avanti una ricerca sullo spazio urbano inteso come un laboratorio fotografico infinito. Dal centro alla periferia, il suo intento è quello di indagarne, attraverso gli aspetti contingenti e transitori, quelli più ancestrali e grotteschi. Soprattutto tiene a notare questo: la fotografia non conserva il paesaggio, semmai conserva il senso critico. Le prime mostre personali le ha allestite a Cagliari nella Galleria Photo 13, primo spazio cittadino dedicato alla fotografia, aperto nel 1979. Qui ha presentato tre ricerche personali: “Dittici”, “Autorivelazione” e “Scafi”, tra il 1981 e il 1982. Da allora ha esposto in diversi spazi pubblici e privati anzitutto nella sua città: Galleria Comunale d’Arte, Palazzo Civico, Centro Comunale d’Arte EXMA, e in diverse gallerie private tra cui la Galleria Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter a Cagliari e presso la Galleria della Fondazione Siotto a Cagliari. Le sue esposizioni continuano in vari centri dell’isola e della penisola con qualche episodio anche all’estero. Un particolare riguardo riserva al progetto su Leopardi concretizzatosi tra Napoli e Torre del Greco, dove poi è stato esposto, a seguito della presentazione a Cagliari presso il Centro Comunale d’Arte EXMA, in occasione delle manifestazioni per il bicentenario della nascita del Poeta.
Mostre personali e collettive
Dopo alcune mostre collettive (nel 1980 la “Mostra Regionale d’arte figurativa” a Cagliari; nel 1981 “Lavori in corso” a Serramanna e Sorso e “Immagini sonore” alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari), sempre nel 1981 allestisce la sua prima mostra personale “Dittici”, con un testo critico di G. Pellegrini, alla Galleria Photo 13 di Cagliari. Nella stessa Galleria nel 1982 presenta due ricerche personali “Autorivelazione” e “Scafi”. Seguono una serie di collettive: 1982, “Obiettivo Cagliari”, Fiera Internazionale della Sardegna, Cagliari; 1983, “Massalubrense come fotografia”, Massalubrense, Napoli e “L’immagine possibile”, Galleria Chironi 88, Nuoro; nel 1987, “Ad Columnas. Antas e dintorni”, a cura di G. Pellegrini, Galleria Comunale d’Arte, Cagliari; 1989, “La memoire et les images”, Hotel de Ville, Strasburgo; 1991, “La fotografia a Cagliari. Dal fotogiornalismo alle nuove tendenze”, a cura di A.M Montaldo e G. Pellegrini, Galleria Comunale d’Arte di Cagliari; 1992, “Cerdena. Isla de colores”, EXPO ’92, Siviglia; 1993, “Luoghi comuni”, Spazio Aics, Cagliari. Due personali: 1993, “La confidenza dello sguardo”, a cura di G. Pellegrini, Istituto Europeo di Design, Cagliari e nel 1994, “I sogni in tasca”, Liceo Artistico di Cagliari. Altre due collettive: 1994, “Natura morta con paesaggio” (qui espone “Macchia mediterranea. Macchia urbana che resiste”), Laboratorio Raku, Cagliari; 1995, “L’Artistico e i suoi Artisti”, catalogo autori vari, con testo critico di G. Murtas, Galleria Comunale d’Arte, Cagliari. Una personale visibile anche online nel 1996, “Norake”, Galleria VOL Point, Cagliari. Nel 1996, “5 fotografi per un’isola”, catalogo con testo di M. Rombi, Centro culturale Man Ray, Cagliari e Bellinzona; nel 1997 ancora “Norake”, Museo della valle dei nuraghi, Torralba. Nel 1998 la personale “Il segreto del cielo di giorno”, catalogo con testo di G. Monello, Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA’ a Cagliari e Torre del Greco, Napoli. Ancora collettive: 1998, “Hortus Artis”, Orto Botanico di Cagliari; 1988, “Il limite dello sguardo. Allusione al sacro”, catalogo con testo di G. Pellegrini, Fiera Internazionale della Sardegna a Cagliari, al Liceo Artistico di Iglesias e di Cagliari, alla Biblioteca Comunale di Carbonia e alla Torre di Porta Terra, Alghero; 1999, “Freezone. L’Europa dei popoli e delle differenze culturali”, Palazzo Cisterna, Torino; 2000, “Non sempre il tempo… La bonifica fotografata”, catalogo a cura di G. Pellegrini, Palazzo Civico, Arborea; 2001, “Fotografi e illustratori in Sardegna”, Castello di San Michele, Cagliari e nel 2002 alla Fiera del libro di Torino; 2002, 3ª Rassegna Internazionale di “Libro d’Artista” (qui presenta il prototipo dell’album “Bestiario con paesaggio”), Museo della Casina delle Civette, Villa Torlonia, Roma; 2003, “Passaggi. La fotografia a Cagliari negli anni ‘80”, a cura di R. Venturi, Su Palatu, Villanova Monteleone; 2004, “Norake”, Maison de l’Italie, Cité Universitaire, Parigi. Due personali: 2005, “In questo campo ho visto formiche stanche”, Galleria Arcivernice, Cagliari; 2007, “Sisifo al semaforo”, presentazione di Massimo Sanna, Galleria Spazio P, Cagliari. Due collettive: 2007, “Il labirinto delle cose. Fotografia e poesia”, Festival ‘Settembre dei poeti’, Seneghe; 2008, “Il paesaggio normalizzato. Cagliari, il territorio e i suoi margini”, catalogo a cura di G. Pellegrini e M. Sanna, Palazzo Civico, Cagliari. Una personale nel 2009, “Infinito confine”, con una presentazione di G. Olla, Espace S&P, Cagliari. Ancora collettive: nel 2010, “Appunti per una storia” (dove espone i “Planisferi minimi”), Galleria G28, Cagliari; nel 2017, “Cagliari in posa”, a cura di A. Menesini, Galleria Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter, Cagliari e “I luoghi del Segno. Segni, Tracce e Territori”, Castello di San Michele, Cagliari. Una personale nel 2020, “Paesaggio esistenziale”, con presentazione del libro antologico a cura di M. Rombi, Galleria Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter, Cagliari. Ancora una personale nel 2021, “Geometrie del disordine”, catalogo con testo di R. Vanali, Galleria della Fondazione Siotto, Cagliari.
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